Il tavolo serve alla famiglia per consumarvi la maggior parte dei pasti quotidiani ed anche per preparali, per cui deve essere pratico e robusto.

Materiale e finitura

Tavolo rettangolare in legno in una cucina classica

La scelta del materiale come sempre è una questione piuttosto complessa perchè da un lato riguarda l’aspetto più pratico della questione e dall’altro quello estetico: mai come in questo frangente nulla può essere lasciato al caso! Bisogna ammettere che il tavolo da cucina è un elemento d’arredo che potrebbe essere definito di servizio: questo perché, come già detto, in genere la famiglia è solita consumarvi tutti i pasti della giornata, dalla colazione, al pranzo, fino alla cena ed eventualmente può servire anche per sgranocchiare uno spuntino o fare una merenda; sovente però viene utilizzato anche per preparare le pietanze, quindi vi si posano le pentole ed i tegami (anche caldi e fumanti!) e lo si usa come piano d’appoggio per tagliare, impastare e quant’altro; ma non solo può essere impiegato anche come elemento jolly per sbrigare altre faccende domestiche, come ad esempio stirare o cucire, oppure può venir utilizzato dai bambini per farvi i loro compiti o qualche lavoretto più artistico.

Insomma si tratta di un elemento che viene davvero vissuto intensamente e questa sua peculiarità non può di certo venir tralasciata nel momento in cui ci si accinge ad acquistarlo. A differenza del tavolo da pranzo posizionato nel living quello di cucina viene utilizzato con una frequenza molto superiore e per le attività più disparate: proprio per questo motivo è molto più soggetto ad urti e graffi (si pensi ad esempio ad una pentola o ad un mattarello che ci scivolano inavvertitamente di mano) e può capitare che non di rado venga a contatto con sostanze acide o particolarmente aggressive, per cui se bisogna operare una scelta tra resistenza e praticità e bellezza meglio sacrificare quest’ultima a favore delle prime.

Un tavolo da cucina deve essere da un lato estremamente resistente, solido e stabile, ovvero deve risultare ben piantato a terra e capace di rimanere saldo anche se sottoposto a particolari sollecitazioni (si pensi ad esempio a quando si tira la sfoglia o si impasta) e dall’altro deve avere un piano facilmente pulibile, resistente ai graffi, agli urti ed a molte di quelle sostanze che normalmente si trovano in cucina (dal caffè al limone, dal vino all’aceto fin anche ai detersivi e ai detergenti), risultando così durevole nel tempo, nonostante tutto.

I materiali assolutamente da evitare sonodunque quelli troppo fragili o delicati: per cui è sconsigliabile il vetro, ma allo stesso modo anche la pietra potrebbe non essere indicatissima, poichè per quanto solida, risulterebbe facilmente macchiabile ed aggredibile da parte di molte sostanze.

Il legno è indubbiamente una delle alternative più gettonate e, a seconda dell’essenza, della colorazione e della finitura scelte, si presta benissimo a tutti i tipi di stile, integrandosi perfettamente in una cucina moderna così come in una country, rustica, classica, vintage, etnica e perfino in una più eccentrica di vero design. Nei locali dall’aria più informale e contemporanea anche l’utilizzo della plastica, magari colorata e trasparente, potrebbe risultare un ottima idea da un punto di vista visivo, ma è bene considerare che superfici di questo tipo si possono graffiare (e talvolta anche macchiare) facilmente, così come potrebbero subire danni se poste a diretto contatto con pentole o pirofile bollenti, per cui bisognerà farvi molta attenzione.

I materiali metallici sono particolarmente indicati, come il ferro battuto per le cucine più rustiche o classiche, oppure l’acciaio per quelle più moderne; anche se sovente vengono impiegati solo per la realizzazione della struttura del tavolo in abbinamento con piani di materiali diversi.

Spesso infatti, per uniformare il tutto, si sceglie di realizzare il piano del tavolo di cucina esattamente con lo stesso materiale impiegato per il piano della cucina; per cui in questi frangenti potremo imbatterci in pietre naturali, piuttosto che in varie tipologie di legno o simil legno, o ancora nell’Okite, oggi molto in voga. Si tratta di una materia composita (composta da una miscela di quarzo, resina poliestere e pigmenti naturali) molto resistente, durevole, facilmente pulibile, che a differenza della pietra non teme macchie e che poi consente un altissimo grado di personalizzazione, potendo optare per le colorazioni e le finiture più disparate. Bellissima ed altamente personalizzabile anche la resina, ideale per realizzazioni ad hoc da inserire in ambienti contemporanei.

Sara Raggi

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