Oggetti non specificatamente destinati ad una qualche funzione in particolare, ma solo ad abbellire ed impreziosire l’ambiente.

Complementi d'arredo

In una casa i complementi d’arredo sono oggetti assolutamente importanti, capaci di vestire i nostri ambienti donandogli personalità e facendo in modo che attraverso di essi traspaia il nostro carattere, il nostro gusto ed il nostro stile di vita: ve ne sono di tantissimi tipi, diversissimi per funzionalità, collocazione, dimensioni, materiali, colorazioni e stile, alcuni dei quali appositamente ideati per trovar posto sui piani di tavoli, tavolini e consolle. In effetti un tavolo completamente spoglio, specie se si tratta del tavolo della sala da pranzo o del tavolino del soggiorno, che dunque stanno sempre “sotto gli occhi di tutti”, ospiti compresi, risulta davvero quasi una presenza estranea all’ambiente in cui è collocato, come se fosse abbandonati a sé stessi, mentre basta così poco per aggiungere quel tocco in più e come sempre sono i dettagli a fare la differenza! Spesso e volentieri si tratta di oggetti non specificatamente destinati ad una qualche funzione in particolare, ma solo di elementi che servono appunto per abbellire ed impreziosire l’ambiente, di questo genere sono ad esempio sono alcuni tipi di vasi, o diversi elementi d’argenteria o ancora di ceramica; in realtà poi un vassoio o una ciotola possono essere utilizzati per mettere in tavola caramelle, biscotti o cioccolatini da offrire agli ospiti, così come i vasi possono ospitare splendidi mazzi di fiori.

Panier è il primo oggetto firmato da Ronan e Erwan Bouroullec per Kartell. Una ricerca formale, tecnologica e funzionale: un cesto contenitore dalla forma semplice e allo stesso tempo molto comunicativa. Costituito da quattro moduli, quattro quarti di cerchio trasparenti lucidi a raggi, che, uniti tra loro da giunti opachi, fissano le strutture con un semplice incastro. Il Panier è un contenitore che si può chiudere all’estremità con un coperchio trasparente in policarbonato e può trasformarsi così anche in un pratico tavolino d’appoggio o in un portariviste. Panier è in policarbonato trasparente, disponibile in diverse varianti colore, è pratico, eclettico e ha un aspetto gradevole e giocoso.In realtà esistono due tipologie di complementi di arredo e di oggetti che possono arricchire il nostro tavolo, indipendentemente da che tipo di elemento si tratti, ve ne sono infatti alcuni che si sposano alla perfezione con tutto il resto integrandosi nel contesto e passando dunque fondamentalmente inosservati ed altri invece appositamente scelti per stupire e irrompere nell’ambiente, in modo tale da attrarre inevitabilmente l’attenzione. Certo, tutte le considerazioni suddette valgono per tipologie di tavoli tradizionali, a prescindere dallo stile (non importa che siano classici piuttosto che moderni!) e dal materiale con cui sono stati realizzati, unica eccezione è quella dei tavoli di design, ovvero quelle creazioni che solitamente bastano a sé stesse, in quanto possono essere considerate vere e proprie opere d’arte e non hanno bisogno di alcun complemento perapparire, né per risultare, in un certo senso, complete!

Tra i modelli di tavoli più particolari ve ne sono alcuni specificatamente ideati per “inglobare al loro interno altre funzioni aggiuntive e complementari”, che di solito sono svolte da altri oggetti che si accompagnano ai tavoli: ad esempio tra questi possiamo citare EXIBITable di Yanko design (www.yankodesign.com), un tavolo-libreria davvero singolare che ospita al suo interno diverse postazioni che fungono da contenitore per libri e riviste.Più semplice invece il tavolino da caffè One, creato dallo studio di design oleandese “by Bas van der Veer”, che si integra alla perfezione con un vaso per i fiori, tanto che quest’ultimo sembra quasi essere cresciuto spontaneamente dal piano del tavolo stesso e forma con esso un'unica entità indivisibile: si tratta di sicuro di un idea divertente ed innovativa, realizzata rigorosamente in bianco e, a dispetto dell’originalità, in stile piuttosto tradizionale.

Anche quando si apparecchia la tavola, oltre ai piatti, alle posate, ai bicchieri ai tovaglioli ed a tutti quegli elementi indispensabili per consumare un pasto, si può arricchire il tutto con la presenza di vari altri elementi, capaci di dare quel tocco di personalità in più: si può pensare ad esempio ad un centrotavola (i modi per realizzarlo sono davvero i più disparati e anche l’effetto estetico che ne consegue può assumere le configurazioni più diverse!), a dei candelabri e magari anche a dei segnaposto, si tratta a volte soltanto di piccole accortezze, che però possono davvero fare la differenza.

Un accessorio che davvero non può mancare in un soggiorno, e molto spesso trova spazio anche in camera da letto (sul comodino o sopra la cassettiera), è la lampada da tavolo che, come il nome stesso rivela, ovviamente va collocata su un tavolo, indipendentemente dalla tipologia che lo caratterizza, dalle sue dimensioni e dalla sua funzione. In via del tutto generale si tratta di punti luce aggiuntivi da distribuire, con attenzione e con un occhio di riguardo anche al risultato estetico dell’operazione, solo dove servono, poichè permettono di avere un illuminazione più forte e diretta in alcuni  particolari contesti in cui l’illuminazione generale e diffusa del locale non è sufficiente. La collocazione più classica di una lampada da tavolo è sul tavolino del soggiorno, in modo tale che nel momento in cui si desidera leggere un buon libro comodamente seduti sul divano lo si può fare tranquillamente ad ogni ora del giorno e della notte senza rovinarsi la vista, ma spesso le lampade di questo tipo trovano posto anche sulle scrivanie, su madie, consolle ed in alcuni casi anche sul tavolo da pranzo (dal quale ovviamente però andrà tolta ogni volta che si deve apparecchiare!).

Una rivisitazione di un classico: la lampada barocca. La rivoluzionaria invenzione di questa lampada è quella di essere realizzata interamente in policarbonato trasparente o colorato in massa. Da una parte si ha classicità, ricchezza e tradizione, dall’altra innovazione, trasparenza e ironia. La qualità del materiale e la sua lavorazione di altissimo livello, è tale da far sembrare la lampada di cristallo, preziosa. La base è in stile barocco ed è costituita da tre piani decorati che si incrociano, l’ampio cappello è realizzato con effetto plissé in modo da creare, una volta accesa, un gioco di mille riflessi.Una lampada da tavolo, pur essendo solitamente un oggetto molto versatile, al quale facilmente si può cambiare collocazione e  dalle dimensioni piuttosto limitare, all’interno di un qualunque ambiente domestico può comunque svolgere un’importante funzione decorativa ed estetica. Esistono davvero innumerevoli modelli di lampade da tavolo, più o meno appariscenti e più o meno ingombranti, realizzate in tantissimi materiali diversi e nelle tonalità e negli stili più disparati: dalla classica abatjour con paralume in tessuto colorato o fantasia alle forme più estrose e moderne realizzate in vetro, acciaio o plastica, fino ai modelli più etnici in legno, bambù e carta di riso; non vi è davvero che l’imbarazzo della scelta, basta saper optare per quello che maggiormente fa al caso nostro! Quando si sceglie di collocare una lampada in un determinato luogo solitamente lo si fa perché si è consapevoli che proprio in quel punto avremo bisogno di una luce aggiuntiva per poter svolgere determinate funzioni; talvolta però le lampade da tavolo, così come accade anche per quelle da terra, svolgono più che altro una funzione prettamente decorativa fungendo da complementi d’arredo, quasi fossero oggetti d’arte, oppure servono unicamente da luci d’atmosfera; in questi casi si opterà per oggetti più ricercati, al limite per creazioni di design (che talvolta paiono davvero delle sculture d’arte contemporanea!), magari dall’aspetto insolito ed appariscente, in modo tale che la loro presenza arricchisca il nostro living, donandogli quel tocco di personalità e di colore.

In commercio oggi poi possiamo trovare diverse soluzioni innovative, simpatiche e divertenti in cui tavolo e lampada sono integrati, risultando davvero una cosa sola. Molto colorati, freschi e giovani, ad esempio, i tavoli ed i tavolini della collezione Hybrid, ideati da Marton e commercializzati dalla Alle: si tratta di elementi molto resistenti, realizzati in metacrilato e caratterizzati da superfici lucide in fantasia millerighe arcobaleno, perfetti nel living, ma anche in camera o all’ingresso a seconda delle dimensioni e della tipologia scelta. Della medesima serie esistono poi anche diversi modelli con vaso incorporato, che possono andare benissimo sia per dare un tocco di colore ad un angolo un po’ trascurato del nostro soggiorno, ma possono trovar posto anche su terrazzi e balconi, per allestire un inusuale zona pranzo o un angolo salotto.Un’altra idea innovativa che coniuga in un unico oggetto la funzionalità di un tavolino e quella di una lampada è rappresentata dalla Light Crate e Assolve, ideata dal designer Clemens Tissi, che attraverso un’estetica assolutamente semplice, moderna ed essenziale, fornisce un utile piano d’appoggio da accostare al divano (o al limite anche a letto!) con luce integrata, peraltro in grado di ruotare e cambiare direzione, risultando perfetta per living arredati in stile assolutamente minimal e contemporaneo.

Immagini www.ikea.com

Sara Raggi

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